La giovane pallavolista Valentina Diouf si racconta nel libro Quando sarai grande, nel quale parla anche del rapporto con i genitori.
L’autobiografia di Valentina Diouf, pubblicata da Mondadori nel 2016, ha emozionato numerosi fan, che non sono rimasti indifferenti al passato pieno di ostacoli della giovane schiacciatrice.
Il libro di Valentina Diouf
Valentina, con l’aiuto del giornalista Andrea Schiavon, è riuscita a riportare a galla fatti di vita vissuta con grande sincerità e trasparenza. Oltre all’adolescenza difficile, minata da problemi d’insicurezza, Valentina dedica molto spazio al rapporto con i genitori. Nata da padre senegalese e madre italiana, la ragazza è stata cresciuta dalla madre, che rimasta sola, ha dovuto badare senza l’aiuto di nessuno alla piccola figlia. Il padre le ha abbandonate quando Valentina aveva solo 2 anni. Un avvenimento che brucia ancora nel cuore della pallavolista.
Il rapporto con la madre e l’assenza del padre
Tra le tante parole, Valentina scrive di ispirarsi a sua madre: l’ha cresciuta da sola e le ha insegnato a viaggiare e a meditare, per imparare a vivere serenamente la propria vita. Inoltre l’ha sempre sostenuta in tutto il suo percorso sportivo, senza mai cercare di ostacolarla: neanche quando a 15 anni Valentina già lasciava casa per andare a inseguire il suo sogno a Roma. Del padre invece non dice quasi niente, se non esprimere la propria rabbia verso un uomo che avrebbe dovuto essere presente nei momenti importanti della sua vita, ma che purtroppo non c’era. Ora che ha 23 anni, Valentina afferma che è arrivata l’ora di voltare pagina e di smettere di aspettare un padre che non c’è stato e che non ci sarà mai.
Parole molto tristi che hanno colpito i lettori e che fanno comprendere quanto la vita di Valentina Diouf non sia stata per niente facile